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Quella del 1705 fu la piena del Po più devastante per Cremona e il suo territorio. Tra ottobre e fino al 10 di novembre il fiume si ingrossa e rompe a Porta Po e Porta Mosa ed entra in città fino in via Platina, Porta San Luca e San Michele. Migliaia gli sfollati e le case crollate o inagibili. Le Note dei consoli delle vicinie riportano tutti i nomi dei cremonesi colpiti. Il Po causa danni maggiori in provincia: l'ondata di piena sfonda l'argine a Farisengo di Bonemerse, sfalda le difese o, più drammaticamente le supera. Tutti i paesi della Provincia Inferiore sono sotto metri d'acqua, da Malagnino a Motta, da Torricella a Gussola, fino a Casalmaggiore devasta campi e fa crollare case, forma bodri e fosse. Il fiume uccide uomini e animali. Questo libro ripercorre, mediante documenti inediti, quelle giornate da tregenda.